Presepio di Natale 2018

Presepio di Natale 2018

… Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto.
Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo… Luca 2,1-14

Lc 2,1-14

Circa due settimane prima della festa della Natività, il beato Francesco, come spesso faceva, chiamò a sé Giovanni, un uomo della contrada di Greccio, e gli disse: “Se vuoi che celebriamo a Greccio il Natale di Gesù, precedimi e prepara quanto ti dico: vorrei rappresentare il Bambino nato a Betlemme, e in qualche modo vedere con gli occhi del corpo i disagi in cui si è trovato per la mancanza delle cose necessarie a un neonato, come fu adagiato in una greppia e come giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”.

Appena l’ebbe ascoltato, il fedele e pio amico se ne andò sollecito ad approntare nel luogo designato tutto l’occorrente, secondo il disegno esposto dal Santo. E giunge il giorno della letizia, il tempo dell’esultanza! Per l’occasione sono qui convocati molti frati da varie parti; uomini e donne arrivano festanti dai casolari  della regione, portando ciascuno secondo le sue possibilità, ceri e fiaccole per illuminare quella notte, nella quale s’accese splendida nel cielo la Stella che illuminò tutti i giorni e i tempi.
Arriva alla fine Francesco: vede che tutto è predisposto secondo il suo desiderio, ed è raggiante di letizia. Ora si accomoda la greppia, vi si pone il fieno e si introducono il bue e l’asinello. In quella scena  commovente risplende la semplicità evangelica, si loda la povertà, si raccomanda l’umiltà.
Greccio è divenuto come una nuova Betlemme. (Capitolo XXX – Fonti Francescane)

Narra Tommaso da Celano: “fu talmente commosso nel nominare Gesù Cristo, che le sue labbra tremavano, i suoi occhi piangevano e, per non tradire troppo la sua commozione, ogni volta che doveva nominarlo, lo chiamava il Fanciullo di Betlemme. Con la lingua si lambiva le labbra, gustando anche col palato tutta la dolcezza di quella parola e a guisa di pecora che bela dicendo Betlemme, riempiva la bocca con la voce o meglio con la dolcezza della commozione“.

Questo Accadeva nel 1209 a Greccio (Rieti) ma, a 6 Km da Villadose, a Rovigo, puoi vedere ancora l’ultimo prese di Beata Maria Bolognesi.

Se sei in zona visita il presepio a Villadose.

Auguri di Buone Feste.

 

Loading