Qual è il significato dei colori degli abiti sacri?

Qual è il significato dei colori degli abiti sacri?

La diversità di colori serve ad esprimere la caratteristica particolare dei misteri della fede che vengono celebrati. I sacerdoti, a seconda del periodo liturgico, indossano paramenti di diverso colore, verde, rosso, viola, bianco, anche rosa.

Sulla diversità dei colori dei paramenti che i sacerdoti indossano nella celebrazione, riporto le indicazioni che il Messale romano stabilisce nel capitolo VI quando tratta delle vesti sacre.“La differenza dei colori nelle vesti sacre ha lo scopo di esprimere, anche con mezzi esterni, la caratteristica particolare dei misteri della fede che vengono celebrati, e il senso della vita cristiana in cammino lungo il corso dell’anno liturgico” (n. 345). “Riguardo al colore delle sacre vesti, si mantenga l’uso tradizionale, e cioè:

a) Il colore bianco si usa negli Uffici e nelle Messe del tempo pasquale e del tempo natalizio. Inoltre: nelle celebrazioni del Signore, escluse quelle della Passione; nelle feste e nelle memorie della beata Vergine Maria, dei Santi Angeli, dei Santi non Martiri, nelle solennità di Tutti i Santi (1 novembre) e di san Giovanni Battista (24 giugno), nelle feste di san Giovanni evangelista (27 dicembre), della Cattedra di san Pietro (22 febbraio) e della Conversione di san Paolo (25 gennaio).
b)
Il colore rosso si usa nella domenica di Passione (o delle Palme) e nel Venerdì santo, nella domenica di Pentecoste, nelle celebrazioni della Passione del Signore, nella festa natalizia degli Apostoli e degli evangelisti e nelle celebrazioni dei Santi Martiri.

c) Il colore verde si usa negli Uffici e nelle Messe del tempo ordinario.

d)Il colore viola si usa nel tempo di Avvento e di Quaresima. Si può usare negli Uffici e nelle Messe per i defunti.

e) Il colore nero si può usare, dove è prassi consueta, nelle Messe per i defunti.

f) Il colore rosaceo si può usare, dove è tradizione, nelle domeniche Gaudete (III di Avvento) e Laetare (IV di Quaresima).

Il bianco rimarca il mistero di Gesù risorto, regnante e glorioso, a significare anche la fede, la gioia e la purezza.

È utilizzato:

Nelle solennità e nelle feste di Nostro Signore Gesù Cristo: Annunciazione, Presentazione di Gesù al Tempio, Sacra Famiglia, Epifania, Battesimo, Ascensione, Trasfigurazione, Corpus Domini, Santissima Trinità, Cristo Re.
Nelle solennità e feste della Beata Vergine Maria: Assunzione, Immacolata Concezione.
Nelle solennità, feste e memorie dei Santi non martiri, in particolare per la celebrazione di Ognissanti, di San Giovanni Battista (24 giugno), di San Giovanni Evangelista (27 dicembre), della Cattedra di San Pietro (22 febbraio) e della Conversione di San Paolo (25 gennaio).
Nella Pasqua e nel suo tempo.
Nel Natale e nel suo tempo.
Nella celebrazione dei Sacramenti: Battesimo, Matrimonio, Ordine Sacro, Unzione degli infermi.
Nella festa dei Santi Angeli.

Talvolta si utilizza anche per i funerali dei bambini, in segno della loro purezza.


Il rosso ricorda anzitutto la passione di Cristo e il sangue versato da Cristo e dai martiri, ma anche il fuoco dello Spirito Santo.

Si utilizza:
Il Venerdì Santo.
Nelle celebrazioni della Passione del Signore.
La Pentecoste.
La Domenica delle Palme.
Nella festa dell’Esaltazione della Santa Croce.
Nelle solennità, feste e memorie dei Santi Apostoli, evangelisti e martiri.
Nella celebrazione del Sacramento della Cresima
Nelle esequie del Papa.

Violaceo
Volgarmente è detto anche viola.

È il colore della penitenza e dell’attesa

Se ne fa uso:
Nel tempo di Avvento.
In Quaresima, esclusa la IV domenica, detta Laetare, nella quale ove si usa il rosaceo.
Nella Commemorazione dei Defunti.
Nella celebrazione delle esequie.
Nella celebrazione del Sacramento della Penitenza.

Anticamente (e raramente ancora oggi) si tendeva a differenziare il colore violaceo dell’Avvento, (tendente al blu) da quello quaresimale (tende al paonazzo).

Al contrario di tutti gli altri colori, rosaceo escluso, che possono essere sostituiti dal bianco per ragioni pratiche, a patto che non diventi consuetudine, il violaceo non può essere mai sostituito.

Verde
Il verde è in uso durante il tempo ordinario.

Il verde, già simbolo della speranza, indica la vita nel suo aspetto di quotidianità e ferialità. Viene utilizzato nel tempo ordinario.


Rosaceo
Volgarmente detto rosa. In seguito alla riforma del Messale Romano del 1969, il rosa è divenuto facoltativo.
Oggi, come in passato, può essere utilizzato durante le celebrazioni della Domenica Gaudete (la terza domenica del tempo di Avvento) e della Domenica Laetare (la quarta domenica del tempo di Quaresima). Queste domeniche sono infatti considerate una breve sosta nel cammino di penitenza e di attesa che i tempi richiedevano, con la possibilità anche di interrompere il lungo digiuno. Il colore si collocava infatti a metà fra il violaceo, simbolo di penitenza, e il bianco delle celebrazioni di festa.

Esistono anche paramenti di colore giallo o più semplicemente dorato:possono essere utilizzati nelle occasioni più solenni sostituendo il colore liturgico del giorno (generalmente il bianco). Tale colore può comunque essere utilizzato in sostituzione di tutti gli altri, ad eccezione del viola.

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